|
Sin dall’inizio, il progetto dei Poveri Cavalieri di Cristo si dimostrò unico.
Allo Stato Crociato di Gerusalemme i Poveri Cavalieri di Cristo avrebbero dato un duraturo e concreto appoggio di carattere militare non solo però in veste di semplici cavalieri, ma di monaci – cavalieri. Infatti, per l’ organizzazione interna di tutta la realtà dei Poveri Cavalieri di Cristo, fu scelta la formula propria delle comunità monastiche. In tale modo e con tali presupposti, il Povero Cavaliere di Cristo avrebbe incarnato, il modello etico del Soldato di Cristo, legando la propria storia e la propria filosofia di vita al medesimo modello che, appunto, differenziò i Poveri Cavalieri di Cristo da qualsiasi altro Ordine. La prima comunità dell’ Ordine, non era contraddistinta da un nome ben definito: nelle cronache dell’ epoca i Poveri Cavalieri di Cristo sono indicati ora come poveri soldati di Cristo, ora come soldati di Dio e del Tempio di Salomone. L’Ordine non era dotato di una Regola propria , ma ci si rifaceva alla Regola di S. Agostino. Non vi era uniformità né peculiarità nelle vesti. Quei primi Cavalieri poterono contare sull’ appoggio da parte di Re Baldovino, da parte del Patriarca di Gerusalemme e da parte dei Canonici del Santo Sepolcro. Venne loro assegnato un luogo dove poter rimanere ed organizzarsi: la moschea di El Aqsa, quella stessa moschea che l’ Islam conosceva come moschea lontana e che secondo la Sura XVII del Corano aveva ospitato Maometto. A poca distanza da quei luoghi si ergeva la moschea di Omar, conosciuta anche sotto il nome di “Cupola della roccia” o “Tempio del Signore” , la cui raffigurazione è presente sul rovescio del sigillo dei Poveri Cavalieri di Cristo. In sostanza, i novelli Poveri Cavalieri di Cristo, si trovano ad occupare in maniera permanente la zona che, dopo il Sepolcro di Nostro Signore Gesù Cristo, veniva ritenuta la più importante nella città di Gerusalemme. Dopo aver espresso il voto di povertà, i Cavalieri Templari videro provvedere alle loro proprie necessità, di carattere materiale, il Re Baldovino e il Patriarca di Gerusalemme in persona. I luoghi assegnati in maniera permanente come alloggi ai cavalieri di Ugo de Payns, parte del Tempio di Salomone in Gerusalemme, fecero sì che coloro che li abitavano venissero chiamati Poveri Cavalieri di Cristo
|
|