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Il primo nucleo dei Poveri Cavalieri di Cristo si sarebbe costituito nelle città di Gerusalemme durante il periodo successivo alla prima crociata, all’ interno di un lasso di tempo compreso tra l’ anno 1100 ed il 1120. Questa imprecisione si riscontra già nelle cronache dell’ epoca le quali, parimenti, si dimostrano discordanti nella identificazione di una data precisa. Secondo alcune fonti (Bernard le Tresorier, monaco che scrive la sua opera attorno agli anni 1232 – 1233) i primi Poveri Cavalieri di Cristo si identificavano tra quelli giunti dall’ Europa attorno all’ anno 1099 (conquista della città di Gerusalemme) o subito dopo. Questi cavalieri si sarebbero sottomessi agli ordini del Padre dei Canonici del Santo Sepolcro, assumendo lo status di laici associati. Per Michele il Siriano, Patriarca Giacobita di Antiochia, agli ordini di Ugo de Payns vi sarebbero stati circa trenta seguaci, suddivisi tra cavalieri e serventi a cavallo. Secondo altri, i Poveri Cavalieri di Cristo troverebbero la loro prima origine tra membri appartenenti ad altri ordini cavallereschi. Secondo una consolidata tradizione la data di fondazione del Tempio risalirebbe all’ anno 1118 D.C. Tuttavia,la fonte che però viene generalmente considerata la più attendibile è quella di Guglielmo, Arcivescovo di Tiro, il quale afferma che nove fossero i Cavalieri che per primi pronunciarono i voti nelle mani del Patriarca di Gerusalemme, che il loro capo fosse Ugo de Payns e che l’Ordine venisse fondato nello stesso anno in cui Baldovino venne incoronato Re di Gerusalemme, quindi nel 1119 D.C. Una fonte che sicuramente riveste caratteri di fondatezza ed alla quale quindi pare importante fare riferimento per la fondazione dell’Ordine è quella di Giacomo di Vitry nella sua “storia della Terrasanta”: Taluni cavalieri, amati da Dio e ordinati al suo servizio, rinunciarono al mondo e si consacrarono a Cristo. Con voti solenni, pronunciati davanti al Patriarca di Gerusalemme, essi si impegnarono a difendere i pellegrini contro i briganti ed i rapinatori, a proteggere le strade ed a servire da cavalleria al Re sovrano.
Osservavano la povertà, la castità e l’obbedienza, secondo la regola dei canonici regolari. I loro capi erano due uomini venerabili, Ugo di Payens e Goffredo di Saint-Omer. All’ inizio furono soltanto nove a prendere una così santa decisione e per nove anni servirono in abito secolare e si vestirono di ciò che i fedeli davano loro in elemosina. Il Re, i suoi cavalieri e il signor Patriarca, erano pieni di compassione per questi nobili uomini che avevano abbandonato tutto per Cristo e donarono loro alcune proprietà e benefici per provvedere ai loro bisogni e per le anime dei donatori. E poiché non avevano nessuna chiesa o abitazione di loro proprietà, il Re li alloggiò nel suo palazzo, nei pressi del Tempio del Signore. L’Abate ed i Canonici Regolari del Tempio donarono loro, per i bisogni del loro servizio, un terreno non lontano dal palazzo e per questa ragione furono chiamati, più tardi, i “templari”. Il Cardinale cronachista prosegue la sua dissertazione con precisione: Nell’ anno di grazia 1128, dopo aver dimorato nove anni nel palazzo, vivendo insieme nella santa povertà, secondo la loro professione, per l’interessamento di Papa Onorio e di Stefano, Patriarca di Gerusalemme, ricevettero una Regola e fu dato loro un abito bianco. Ciò fu fatto al Concilio tenuto a Troyes, sotto la presidenza del Vescovo di Albano, legato apostolico, e alla presenza degli Arcivescovi di Reims e di Sens, degli Abati di Citeaux e di molti altri prelati. Più tardi, al tempo di Papa Eugenio, essi misero la croce rossa sui loro abiti, portando il bianco quale emblema di innocenza ed il rosso per il martirio. Tra i libri consultati e dai quali si sono tratti brani e notizie anche:
“I Templari” Laurent Daillez Edizioni S.Paolo
“I Templari:la guerra, la santità” Edizioni Il Cerchio
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